Pesca alla mormora, consigli, tecniche e stategie
La pesca alla mormora è una delle tecniche più praticate nella pesca in mare. Questo pesce grufolatore è presente in tutto il Mediterraneo ed è un pesce che si muove principalmente in branco.
Quando mangiano sono dei pesci voraci, ma molto attenti e sospettosi. La loro alimentazione è varia, mangiano tutto quello che si trova sul fondo del mare, ma hanno le loro preferenze.
E’ una delle principali prede nelle competizioni di surfcasting, ma anche insidiata dal pescatore che si diletta nella pesca sportiva senza considerare le competizioni.
In questo articolo vedremo come pescare la mormora, qual’è la montatura adatta per la spiaggia e per il molo, il periodo migliore per pescarle e molti altri consigli e strategie utili.
Quando pescare la mormora
Il periodo migliore per pescare la mormora nella regione dove vado a pesca, in Abruzzo, va da inizio primavera a fine autunno. In questi mesi, da Aprile a Ottobre si avvicinano alla costa per riprodursi. Ed è il periodo dove si effettuano più catture.
Il periodo varia da regione a regione, molto dipende anche dalle condizioni climatiche. In alcune regioni le mormore sono presenti per tutto il periodo dell’anno, in altre invece si concentrano a fine estate inizio autunno..
L’esperienza e il tempo vi indicheranno con esattezza il periodo migliore negli spot che frequentate.
Il momento della giornata migliora per la pesca alla mormora è il tramonto, l’alba e lo ore notturne in genere.
Pesca alla mormora dal molo
La pesca alla mormora dal molo, è molto praticata e tutto sommato, non è difficile effettuare delle belle catture, dato il loro comportamento di muoversi in gruppo e di essere particolarmente voraci.
Nella pesca dal molo la montatura avrà un solo bracciolo. Questo semplificherà le operazioni di recupero del pesce che data la presenza della scogli dovrà avvenire con l’utilizzo di un guadino di buona lunghezza, non meno di 4 metri.
Per tenere le canne in posizione potremo aiutarci con un tripode, stabilizzandolo con un peso al gancio centrale, che può essere un secchietto pieno d’acqua.
Una volta effettuato il lancio sarà indispensabile aprire la frizione, per evitare che la prima fuga del pesce faccia cadere la canna dal tripode danneggiandola sugli scogli e causare la rottura della montatura.
Il piombo da utilizzare per la pesca alla mormora dal molo, solitamente a forma di ogiva, varierà in base alle condizioni del mare, solitamente compreso tra i 30 e i 50 grammi.
Pesca alla mormora dalla spiaggia
La mormora è la principale preda quando si pesca dalla spiaggia con mare calmo o poco mosso. Nelle competizioni è la preda regina, con la quale tutti i pescatori devono confrontarsi e studiare strategie adeguate per cercare non solo di catturarle, ma di prenderne più di una in un solo lancio.
Pescando dalla spiaggia, ci sono due principali differenze che vorrei affrontare in questo articolo.
La prima differenze sta nel luogo di pesca. Infatti molto dipende dalla conformazione della spiaggia dove peschiamo. La mormora predilige un ambiente sabbioso, e solitamente ci troveremo a pescare tra la prima e la seconda secca.
Dovremo individuare la zono adatta “ascoltando il piombo” nel recupero. Dovremo evitare di fermarci quando il piombo lo sentiamo saltellare. Infatti qui la sabbia è dura, il fondo è chiuso.
La sensazione che dovremo avere è quella del piombo che affonda nella sabbia, in queste zone i pesci trovano più cose da mangiare e le prediligono come “zone di pascolo”.
La seconda differenza è nel recupero del pesce, in spiaggia non ci servirà il guadino, e salperemo il pesce sfruttando le onde per spiaggiarlo. Una volta portata a riva, occorrerà attendere il giusto momento per sfruttare la spinta dell’onda.
La montatura
Nella pesca alla mormora possiamo utilizzare diverse montature, molto dipende dai fattori esterni a cui ci troviamo a ad affrontare. Le prime montature che vi presentiamo sono formate da un solo bracciolo e quindi adatte per la pesca nei moli o delle scogliere, sia per la pesca dalla spiaggia.
La montatura per la mormora più comoda da utilizzare è quella che utilizza un mini-trave al quale agganceremo il piombo e legheremo il finale.
Esistono vai tipi di mini-trave, quello che preferisco è più lungo e leggero rispetto al mini-trave utilizzate con il mare mosso.
Cos’è il mini-trave?
Il mini-trave é un pezzo di filo metallico della lunghezze compresa tra i 5 e i 10 cm al quale collegheremo il piombo nell’aggancio inferiore e il finale nella girella laterale.
Il finale che utilizzeremo dovrà considerare le condizioni del mare e di eventuali correnti. Con mare calmo il finale avrà una lunghezza compresa tra 100 cm e 170 cm. Più la mormora è diffidente, più lungo sarà il finale.
Un’altra possibile montatura prevede l’utilizzo di uno snodo basso sul trave. Questa soluzione risulterà più sensibile ai possibili tocchi della marmora data la maggiore distanza da piombo. Pertanto eventuali trazioni verranno trasmesse alla canna senza coinvolgere o spostare il piombo.
Per realizzare lo snodo avremo bisogno di:
- due perline,
- una microgirella del 22 o 24
- della colla ciamoacrilica per fissare le perline al trave.
Il trave è uno spezzone di filo di dimensioni maggiori rispetto il filo in bobina, della lunghezza superiore di circa 15 cm la lunghezza del finale, al quale collegheremo gli snodi. Per la pesca alla mormora il trave avrà un diametro dello 0,25 – 0,35.
L’utilizzo del trave è la migliore soluzione per realizzare una montatura per la pesca alla mormora dalla spiaggia. Potremo utilizzare 2 o 3 snodi.
La gestione di un trave con tre terminali è più complessa ma più redditizia.
Quanto deve essere lungo il trave?
Il trave avrà una lunghezza pari dal doppio della lunghezza del finale più 10 cm. facciamo un esempio. Se decido di utilizzare un finale dal 100 cm il trave a tre snodi sarà lungo 210 cm. Questa è una regola di massima che possiamo utilizzare per preparare i nostri travi.
I travi dovranno essere preparati a case e riposti in ruzzole e poi utilizzati in base alle condizioni del mare. Le due variabili principali sono la lunghezza dei braccioli e di conseguenza del trave e il diametro del filo.
Con il mare calmo potremo utilizzare dei travi più lunghi, della lunghezza di 110 cm, mentre con mare mosso, la lunghezza del finale sarà minore, 60 – 80 cm per non avere problemi di ingarbugli delle montatura.
Che finale utilizzare per la pesca alla mormora?
Solitamente le mormore non sono di grandi dimensioni e pertanto non sarà necessario utilizzare terminali di grandi dimensioni. Il finale ideale sarà in fluorcarbon del diametro dello 0,16 o dello 0,18
L'esca per la mormora
L’asca migliore per la pesca alla mormora è l’arenicola. Questo anellide è presente nei nostri mari e può essere acquistato nei negozi di pesca specializzati. Questo verme ha due caratteristiche, pa prima è quella di essere molto delicato, sia quando deve essere innescato, sia per la conservazione. L’altra caratteristica è il costo, purtroppo tanto è micidiale quanto costoso.
La si utilizza esclusivamente con l’ago da innesco. L’ago da usare sarà lungo e sottile.
Quanta arenicola dobbiamo utilizzare per un innesco?
L’arenicola è un verme molto lungo che possiamo utilizzare per effettuare più inneschi. Solitamente con un verme si realizzano tre inneschi. Ma questo dato è da considerarsi puramente indicativo. Il circostanze di poco pesce, mi è capitato di utilizzarla anche intera, per rendere più invitante il possibile boccone.
Questa non è l’unica esca adatta alla pesca alla mormora, ma sicuramente è la più efficace. Possiamo anche utilizzare il coreano, il bibi o l’americano. Mi è capitato di prendere mormore anche con il granchio e di vedere mormore catturate con piccoli pesci in bocca.
Quale amo utilizzare
L’amo per la pesca alla mormora dovrà essere un amo leggero. Non è importante se è un amo a gambo corto o un amo a gambo lungo.
Vi propongo quattro ami da utilizzare, sarete poi voi con la pratica e l’esperienza a decidere qual’è l’amo ideale in base alle vostre esigenze di pesca.
L'azione di pesca
Identificato lo spot di pesca, potremo dividere idealmente la zona di pesca in 9 quadranti. Le discriminanti saranno la distanza:
- corta distanza
- media distanza
- lunga distanza
e la direzione del lancio:
- sinistra
- centro
- destra
Iniziamo a lanciare sondando ognuno dei quadranti alla ricerca dei pesci. Possiamo aiutarci cambiando i piombi per lanciare più o meno lontano e cambiare la potenza della canna da pesca. Alcuni monofili o trecciati sono realizzati con spezzoni di differenti colori che cambiano ogni 25 – 30 metri. Questo ci consente di sapere, controllando il colore, a quale distanza stiamo pescando.
Una volta effettuato il lancio, posizioneremo la canna sul picchetto e metteremo il filo in tensione per far si che ogni toccata della mormora si rifletta tempestivamente sun cimino della canna.
A volte però, il filo in tensione, insospettisce il pesce ed è bene provare a lasciare il filo in bando. Questa soluzione può risolvere molte situazioni difficili, quando vediamo piccole toccate sul cimino, ma non riusciamo ad effettuare catture.
Un’ulteriore azione che può fare la differenza è data da dei costanti e brevi recuperi. La mormora è un pesce grufolatore e in continua ricerca sul fondo di cibo e sentire il rumore del piombo trascinato sul fondo può attirare gli esemplari nelle vicinanze.
Approfondimenti
Trave surfcasting
Il trave nel surfcasting, o nella pesca a fondo dalla spiaggia rappresenta la montatura con la quale peschiamo. E’ costituito da uno spezzone di nylon o fluorcarbon al quale colleghiamo i braccioli con l’amo e l’esca. Le variabili sono molte. Le principali sicuramente sono rappresentate dalle condizioni del mare e dalla distanza di pesca.
In questo approfondimento vedremo come realizzare un trave a più braccioli o a bracciolo singolo, realizzando gli snodi incollando delle perline. Il video vi aiuterà nelle fasi di costruzione del trave.
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