Il bigattino, larva della mosca carnaria, è una delle esce più utilizzate in assoluto nella pesca sportiva. Possono essere utilizzati sia per la pesca in fiumi e laghi sia per la pesca in mare. Questi piccoli vermi, sono ideali per l’innesco e come pastura.
Possono essere utilizzati sia per la pesca in logo o nel fiume, che nella pesca in mare.
Il loro impegno però è caratterizzato da molte varianti che rendono non semplicissima l’azione di pesca quando li utilizzeremo per la pasturazione, magari incollandoli o fiondando piccole quantità.
I principali principali vantaggi dei bigattini sono:
Il bigattino è un’esca che ci consente di catturare vari tipi di pesci, sia in acqua dolce che in mare.
Carpe, carassi, scardole, breme, cavedani, barbi e tutti gli altri pesci che popolano i nostri fiumi e i nostri laghi.
Essendo un’esca piccola e morbida è anche preda di tutti i pesci più piccoli che popolano il sottoriva e che sono i primi ad arrivare nella zona di pasturazione, per questo non ci aiuta a fare selezione sulla grandezza dei pesci.
Pescando il mare il bigattino è indicato, soprattutto in estate, per la pesca alla spigola con la bolognese è anche apprezzato dalle orate e dai cefali.
Possiamo affermare che con il bigattino è possibile insidiare ogni tipo di pesce in ogni ambiente, salvo specifiche restrizioni.
Il bigattino può essere innescato all’amo in vari modi. Durante l’azione di pesca sarà bene alternare gli inneschi fino a trovare quello giusto che ci consentirà di catturare la nostra preda.
Non tutti i bigattini sono uguali. Quindi, quale tipo di bigattino è adatto per linesco?
I bigatinni variano per dimensione e colore. E’ infatti possibile acquistarli colorati gialli o i direi famosi bigattini pinkie (una tonalità di rosso)
I bigattini pinky sono molto utilizzati per l’innesco sia singolarmente che innescati insieme ai bigattini di colore naturale.
La dimensione è un altro fattore su cui è possibile variare. I bigattini di dimensioni maggiori chiamati orsetti, sono utilizzati per creare dei boccono più voluminosi e invitanti, mante i rapalini, più piccoli solitamente di colore pinkie sono utilizzati per l’innesco nella pesca dei pesci più piccoli.
L’innesco del bigattino può avere diverse caratteristiche. Alcuni faranno leva sul sul volume, applicando due o tre bigattini sull’amo. Altri inneschi invece cercheranno di lavorare sulla naturalezza, consentendo di avere in acqua un comportamento naturale, senza limitazioni nel movimento dovute al peso dell’amo o alla trazione del filo.
Vediamo ora quali sono i principali inneschi del bigattino:
Per i pesci più sospettosi, non necessariamente i più piccoli, la migliore soluzione è quella di innescare un solo bigattino all’amo. I bigattini in acqua sono sempre separati l’uno dall’altro e pertanto i pesci più sospettosi andranno a mangiare i bigattini singoli, evitando il nostro innesco se ci sono più bigattini.
Il segreto per innescare perfettamente i bigattini è quello di esercitare una pressione con le dita sul bigattino sufficiente a fermarlo e distenderlo. In questo modo sarà possibile innescarlo pizzicandolo solo nella parte superficiale, senza far uscire il liquido e pertanto conservare una massima mobilità.
L’amo adatto per pescare con il bigattino, dovrebbe essere leggero e resistente. Possiamo distinguere due tipologie di misure in base al numero di bigattini che metteremo sull’amo.
La forma dell’amo da utilizzare, personalmente la preferisco rotonda per la pesca con un sono bigattino nelle misure più piccole. Mentre una forma più squadrata la utilizzo per innescare 2 o 3 bigattini. Pescano a galla, magari all’inglese con inneschi voluminosi, gli ami con la punta rientrata sono perfetti per inneschi generosi.
I bigattini morti sono perfetti da mettere nella pastura o come innesco. Infatti quando aggiungiamo i bigattini nella pastura, questi tenderanno a raggiungere il fondo e rimanere concentrati, mentre, se morti, saranno perfettamente distribuiti in tutto l’impasto.
I bigattini morti sono anche utilizzati per innesco dei pesci più apatici, ossia quando non poco attivi.
Per realizzarli si mette la quantità desiderata in congelatore per qualche ora.
Una delle possibili soluzioni da provare quando si è a pesca, soprattutto quando i pesci sono sospettosi, è quella di utilizzare bigattini che galleggiano, compensando così il peso dell’amo e risultando così più naturali durante la discesa in acqua o addirittura, quando utilizzati con ami molto piccoli, sollevandosi dal fondo.
Per far galleggiare i bigattini è sufficiente prenderne qualcuno e metterli in un contenitore con l’acqua, i bigattini “berranno” e cambieranno il loro peso specifico risultando così più leggeri. Il risultato sarà che galleggeranno. Ma attenzione, occorre che il contenitore abbia un bordo marcato che gli impedisca di scappare. Sono in commercio contenitori specifici adatti a tale scopo.
A volte capita che i bigattini galleggino. Questo perché non sono stati conservati nel modo ottimale oppure sono stati trattati con sostanze che ne producono questo spiacevole inconveniente. Spesso mi è capitato di andare a pesca, fiondare i bigattini e vederli galleggiare via trasportati dal vento. Per fortuna in commercio esistono dei prodotti specifici per far affondare i bigattini. Sono delle farine disidratanti per bigattini, eliminano l’ammoniaca presente li rendono più duri, ne migliorano la vita e l’affondabilità. Sarà sufficiente applicarne una manciata il giorno prima di andare a pesca ed avremo dei bidattini perfetti.
I bigattini oltre con fiondati possono essere anche incollati. Questa soluzione è adatta in caso di pesca in spot con molto fondo o in fresenza di corrente, dove il bigattino fiondato verrebbe spazzato via. Incollare i bigattini è un’operazione che richiede attrezzatura, come setaccio, colla, e contenitori con fondo traspirante.
I bigattini vanno conservati in un luogo asciutto e freddo, ideale in frigorifero. Non lasciamoli però nella busta di plastica che ci viene data al momento dell’acquisto. Meglio se li mettiamo in un sacchetto di stoffa ben stretto per limitarne i movimenti. In ogni caso non dovranno mai essere lasciati in contenitori di plastica. Infatti con il loro continuo movimento si scalderanno molto rischiando di compromettere la vitalità e la resistenza.
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